Museo Civico di Rutigliano - Civic Museum of Rutigliano

P.za XX Settembre, Rutigliano

Location

Museo Civico di Rutigliano

La storia di Rutigliano affonda le sue radici nell’antichità, come testimoniato dai ritrovamenti archeologici che rivelano la sua identità storica di Azetium, un centro Peucezio. Il patrimonio archeologico di questo luogo è venuto alla luce attraverso scavi sistematici e ricerche meticolose, che hanno permesso di acquisire una vasta gamma di reperti significativi. La sezione preistorica del Museo Civico di Rutigliano è una vera cassetta del tesoro che racchiude materiali ceramici di varie tipologie, risalenti a un periodo che va dall’XI al VII secolo a.C. Questi manufatti offrono uno sguardo unico sulle pratiche e le tecniche artigianali di quel tempo, arricchendo la nostra comprensione delle culture preistoriche. Procedendo nella timeline storica, la sezione di età classica, compresa tra il VI e il III secolo a.C., si distingue per i corredi funerari esumati dalle ampie necropoli, testimoni dell’elaborata ritualistica e della ricchezza materiale che caratterizzavano le pratiche funerarie di quel periodo. Non meno importanti sono i reperti di età romana, scoperti nella contrada Purgatorio, che offrono uno spaccato della vita quotidiana, economica e sociale dell’epoca romana. E ancora, i segni di un insediamento bizantino e longobardo presso il rudere di Sant’Apollinare arricchiscono ulteriormente la già vasta gamma cronologica coperta dalle collezioni museali. Il Museo Civico di Rutigliano si distingue per la continuità storica che le sue collezioni rappresentano: un arco di tempo che spazia dal Neolitico fino all’età imperiale e alto medievale. Questa continuità è un elemento distintivo rispetto ad altri musei in Puglia e rende il museo un esempio emblematico e degno di nota. Tra le collezioni più rilevanti vi sono la collezione “Colamussi” e la collezione “Dioguardi”, entrambe di inestimabile valore culturale e storico, che il museo intende promuovere e valorizzare non appena sarà possibile riaprire le porte al pubblico, superati gli attuali ostacoli organizzativi e gestionali che ne determinano la temporanea chiusura. Queste collezioni non solo raccontano storie millenarie ma sono anche un ponte che collega il passato alla comunità contemporanea, evidenziando l’importanza della conservazione e della condivisione del patrimonio culturale.